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lunedì 6 febbraio 2012

L'autonomia comincia dal traggitto casa- scuola

La bici è il mezzo preferito dai bambini per andare a scuola. Non solo. Una maggiore autonomia negli spostamenti quotidiani dei bambini dai sette ai quattordici anni, da casa  alla propria aula, ma anche per andare dagli amichetti nel pomeriggio,fa anche bene. Se ci si abitua ad andare a scuola da soli, a piedi, con i mezzi pubblici o in bicicletta, si impara a orientarsi, a conoscere il prorpio quartiere, a migliorare  la propria rlazione con il territorio. Sono alcuni risulatati di una ricerca internazionale.La mobilità autonoma come aspetto critico dello sviluppo e della qualità della vita dei bambini, condotto nel 2010 dai 16 Paesi partner. Per l'Italia se ne sono occupati al Consiglio Nazionale delle Ricerche. Per capire le abitudini negli spostamenti quotidiani, i riceratori hanno svolto un'indagine su un campione di 1800 bambini e preadolescenti e sui loro genitori residenti in cinque tipologie di centri abitati: Roma, Bari, Guidonia Montecelio (Roma), Desio e Mesinto (Milano). L'automobile è il mezzo più utilizzato dalle famiglie per portare i figli a scuola (63,8 per cento): I rischi che comportano il muoversi a piedi o in bici, i livelli di inquinamento  fuori controllo e anche l'imossibiità di accedere autonomamente agli spazi della città hanno causato una profonda modifica dello stile di vita dei bambini che hanno visto ridursi la loro autonomia di movimento.Anche se le loro preferenze e i loro desiderivanno decisamente in un'altra direzione. La maggiranza degli iscritti alla primaria sceglierebbe la bicicletta (49,2 %) nel percorso casa-scuola-casa. Mentre i ragazzini della secondaria si sono divisi tra chi vorrebbe andare verso l'aula a piedi (27,8 %) chi pedalando (24,2 %) e chi in motorino (29 %). Un risultato significativo, dicono i ricercatori, di un desiderio di maggiore autonomia rispetto ai vincoli imposti dai genitori. Autonomia che se incentivata, consentirebbe di abbassare il preoccupante numero dei bambini in sovrappeso e addetti da malattie respiratorie.
Ma sopratutto di combattere fragilità e dipendenza da mamma e papà.

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