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mercoledì 30 ottobre 2013

Bicicletta da cicloturismo

La bicicletta da cicloturismo deve rispondere a determinati requisiti per permetterci di effettuare itinerari di medio e lungo chilometraggio con un certo comfort ed in assoluta sicurezza.

1) TELAIO: possibilmente in acciaio di buona qualità (per sfruttare la naturale elasticità di questo materiale ) con forcella rigida in acciaio, geometria tradizionale ( non sloping ) con carro lungo, attacchi portapacchi e passaggi ruote adeguati.
Per ciclisti da circa m 1,60 in su preferire ruote da 28” (700 mm).
2) RUOTE: robuste con cerchio a profilo basso, 36 raggi inox da 2 mm montati in quarta, copertoni con sezione da 28 a 38 mm.
3) MANUBRIO: che permetta varie posizioni, curva da corsa, dritta con appendici, rialzata pluriposizioni.
4) SELLA: adatta alla propria morfologia, con scarico centrale.
5) RAPPORTI : tripla anteriore e pacco pignoni con dentatura adeguata. Almeno rapporto 1:1 corona piccola anteriore uguale al pignone grande posteriore. Meglio se il più grande posteriore maggiore del piccolo anteriore (es. posteriore più grande 32 o 34 denti, anteriore più piccolo 26 o 28 denti).
6) PEDALI: con puntapiedi o a doppia faccia normali e attacco rapido.
7) FRENI: efficienti possibilmente V-brake.
8) GRUPPO: mozzi, movimento centrale, catena, guarnitura, cambio e relativi comandi di buona qualità e scorrevolezza
9) CAVI FRENI E CAMBIO: cavi in acciaio inox e guaine con rivestimento interno in teflon.
10) PORTAPACCHI ED ACCESSORI: portapacchi robusti con possibilità agganci per borse, borsa anteriore sul manubrio, cavalletto laterale posteriore, 2/3 portaborracce, borsello per attrezzi, ciclocomputer, eventuali parafanghi ed impianto illuminazione fisso o mobile.

domenica 27 ottobre 2013

I COPERTONI : misure e qualità

Strano ma vero con l'arrivo della stagione invernale la possibilità di forare aumenta. Questo è imputabile alla pioggia e al freddo. Il nostro livello di attenzione diminuisce e le piogge spostano tutti i detriti sui bordi della strada, aumentando la possibilità che sotto quella pozzanghera o in quello strato di fango ci sia un corpo estraneo che aspetta solo noi. Diventa così molto importante che i nostri pneumatici siano davvero efficenti; uno pneumatico liscio d'inverno è davvero sconsigliato. Ma cosa significano le varie misure riportate su uno pneumatico di una bicicletta? La normativa che si occupa della regolamentazione delle misure sulle coperture delle biciclette si chiama ERTO ovvero organizzazione tecnica europea per pneumatici e cerchi. Sul copertone possiamo trovare due indicazioni una in mm e una in pollici:

INDICAZIONE IN mm: 

                                     37   -    622

dove il 37 rappresenta la larghezza in mm       e il 622 il diametro interno in mm

INDICAZIONE IN POLLICI

                                       28    x   1,40

dove il 28 rappresenta il diametro esterno     e l' 1,40 la larghezza dello pneumatico

 Se invece troviamo:        28      x  1  5/8   x   1  3/8 

il 28 rappresenta il diametro esterno    1 5/8 l'altezza dello pneumatico    1 3/8 la larghezza  sempre espresse in pollici

Abbiamo poi la marcatura Francese che è sempre espressa in mm

                                        700     x     35         C

dove   700     è la misura in mm del diametro esterno      35  la larghezza in mm  e  C  il diametro interno con misura 622 mm che corrisponde alla 28 in pollici. Normalmente la marcatura Francese non viene utilizzata per i copertoni da mountain bike.
Spesso quando andiamo a cambiare uno pneumatico notiamo che anche della misura giusta questo risulta essere più stretto rispetto a quelle indicate. Infatti i produttori per assicurarsi che i pneumatici mantengano dal telaio una distanza sufficiente preferiscono avvicinarsi al valore più basso dell'intervallo di tolleranza consentito di più o meno 3 mm. Per avere una maggiore stabilità da parte del copertone è utile utilizzare un cerchione più largo in considerazione del fatto che la pressione di gonfiaggio se ridotta contribuisce alla stabilità del copertone.
Spesso su uno pneumatico possiamo trovare l'indicazione di marcia consigliata, spesso legata al disegno del pneumatico, mentre sulle mountain bike  possiamo trovare l'indicazione front o rear  come prescrizione delle direzione della ruota anteriore o posteriore in alcuni casi su entrambe i fianchi possiamo trovare entrambe le scritte, avendo quindi la possibilità di alternare i copertoni tra la ruota  anteriore e posteriore. L'imbarazzo nasce quando dobbiamo scegliere tra l'acquisto di un copertone stretto e uno largo. A livello di scorrevolezza , sicuramente quello largo infatti questo comportamento è giustificato durante la deformazione elastica del copertone. Sotto la presenza del carico in funzione della pressione di gonfiaggio il copertone si appiattisce. A parità di pressione ,il copertone largo e quello stretto hanno la stessa superficie d'appoggio. Mentre quello largo si appiattisce prima , il copertone stretto ha una superficie di appoggio più piccola ma decisamente più lunga, divenendo un maggior ostacolo alla rotazione del copertone stesso. E' consigliabile mantenersi su misure intermedie. Esistono copertoni con sistema "Punture Protection" e con sistema " Antiforatura". Gli antiforatura si possono distinguere dalla presenza di una striscia catarifrangente presente sui fianchi dei copertoni, in quanto spesso questa tipologia di pneumatico viene utilizzato sulle bici da città o da turismo.

domenica 6 ottobre 2013

Valvole SCHRADER e Valvole PRESTA

Un elemento essenziale delle nostre biciclette, sono le nostre ruote che, a parte casi particolari nei quali si adottano dei tubless, in genere hanno bisogno dell'utilizzo della camera d'aria. Questa è formata da un tubo continuo molto elastico che le permette di gonfiarsi quando le viene immesso un gas per essere portata a pressione e permettere di gonfiare il copertone. Le camere d'aria possono essere costituite di vari materiali: caucciù, butile (una gomma sintetica) e in lattice utilizzate in alcune biciclette sportive. La miscela più utilizzata è quella di butile, la maggior presenza di materiale scadente rende la camera d'aria meno elastica e in alcuni casi non permette la riparazione con i tip top. Il gonfiaggio è possibile effettuarlo grazie alle valvole assiemate al tubo elastico, che possono essere di due tipi.

La valvola Schrader detta anche valvola americana viene utilizzata non solo per le bici ma in generale per il trattamento di varie tipologie di gas, viene infatti utilizzata anche sulle autovetture. La caratteristica di questo tipo di valvola è sopratutto il corpo valvola costituito da un'otturatore  vincolato a  un perno assistito da una molla in un corpo in ottone filettato. In queste valvole il nucleo centrale può essere rimosso solo con degli appositi attrezzi, inoltre vista la presenza della molla per il gonfiaggio deve essere effettuato con pompe che nella parte centrale dispongono di uno spillo che vinca la forza della molla che normalmente tiene l'otturatore chiuso, questo perchè la semplice pressione di gonfiaggio è insufficiente a vincere la forza di spinta della molla. Il cappuccio diventa indispensabile per evitare che lo sporco si annidi nel corpo dell'otturatore e penetri all'interno della camera d'aria al momento dell'ingresso del gas. Questo tipo di valvole hanno un diametro maggiore rispetto alle valvole Presta.

Le valvole Presta chiamate anche valvole Francesi è un tipo di valvola di uso più comune nelle biciclette. E' infatti composta di uno stelo di diametro inferiore rispetto alla Schrader, e le parti interne non possono essere rimosse se non in alcuni modelli, particolari. In questo tipo di valvola il cappuccio non è necessario in quanto abbiamo un dado prigioniero che trattiene la valvola chiudendone l'imbiccattura. Il gonfiaggio è decisamente facilitato in quanto la pressione di gonfiaggio è sufficiente a vincere la forza di chiusura della valvola, non essendo presente il precarico della molla. Il cerchione della bicicletta ha un  punto più debole  rappresentato dal foro di uscita della valvola, determinato sopratutto dal diametro, per cui utilizzare una valvola schrader rende il cerchio più debole in quanto di diametro maggiore al contrario della valvola Presta. Questo non vuol dire che non si possa utilizzare questo tipo di valvola, dobbiamo solo tenere presente che se il foro è per una valvola presta dovremmo allargare il buco e nel caso inverso mettere uno spessore per evitare che il gambo della valvola si muova. Sicuramente nel primo tipo di valvola la perdita di pressione è praticamente impossibile. Un inconveniente delle valvole Schrader e la perdita di pressione nell'inserimento ed estrazione dopo il gonfiaggio. Nelle biciclette con cerchione a profilo alto o fino si utilizzano prevalentemente valvole Presta.