
La Critical Mass esprime al massimo il concetto di libertà della bicicletta infatti non ci sono gerarchie, tesseramenti, quote di partecipazione o organizzazioni di eventi, ma solo la certezza di una data di incontro alla quale si può partecipare senza nessun vincolo. Il percorso stesso non è mai organizzato ma deciso sempre all'ultimo momento, affidandosi spesso all'esperienza dei partecipanti che propongono percorsi a loro conosciuti, magari portando anche cartine e fotocopie che possono donare ai partecipanti affinchè ne possano avere traccia per il futuro. Un ordine interno e difensivo all'interno delle masse critiche e spontaneo c'è, infatti alcuni partecipanti volontariamente fermano il traffico mettendosi davanti alle macchine, tutelando così la compattezza del gruppo difendendolo da tutti i mezzi motorizzati. Questo permette al gruppo di appropriarsi anche di spazi che spesso sono riservati al transito dei mezzi motorizzati.Proprio perchè rappresentazione di una libertà oltre al concetto di ciclabilità urbana, si possono sviluppare all'interno degli incontri scambi culturali di pensieri individuali o di altre lotte sociali che si possono trovare valido sostegno all'interno del Gruppo dei partecipanti. Proprio per marcare l'importanza della massa, spesso si trasgredisce alle regole, ma stà ai partecipanti limitare che la contestazione da costruttiva sfoci in fenomeni di violenza e di disagio per gli stessi partecipanti. Pochi partecipanti non riescono a dare luogo a una buona Critical Mass, in alcune città la partecipazione è talmente alta e sentita che l'invasione è assicurata.
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